Bike to Work

L’Emilia-Romagna si prepara alla fase 3 mettendo a disposizione incentivi per l’uso della bicicletta nelle città e allargare la platea dei beneficiari di contributi statali per le due ruote, indicati nel Decreto Rilancio del Governo.

Una serie di finanziamenti fino al 70% per realizzare corsie riservate al trasporto pubblico locale e per realizzare piste ciclabili, installare rastrelliere ed evitare furti durante la sosta e altre misure per rendere agevole muoversi sulle due ruote in città. E poi rimborsi fino al 60% del costo sostenuto per l’acquisto di bici e altri veicoli elettrici per i cittadini dei Comuni firmatari del Pair esclusi dal ‘bonus statale’.

Sono previsti incentivi chilometrici fino a un massimo di 50 euro al mese, ai lavoratori che scelgono le due ruote per andare in azienda, e fino a 300 euro agli abbonati ferroviari per comprare la bici pieghevole.

Emilia-Romagna

Siamo gente che lavora a Bologna, dorme a Modena e va a ballare a Rimini. Siamo anche noi un trattino, una cerniera tra Nord e Sud. E come tutte le regioni di frontiera, a tutti coloro che passano diamo qualcosa e prendiamo qualcosa.

Qua si fanno cose per avere, per essere, ma soprattutto per stare. In nessun altro posto al mondo la gente quando è a tavola parla così tanto di quello che mangia.

Questa è una regione che per chiamarla e raccontarla… non basta un solo nome: Emilia-Romagna.

[Carlo Lucarelli]

Sprint Orienteering a Piacenza

Domenica 23 febbraio 2020 a Piacenza si svolgerà la doppia gara sprint valida per il trofeo EMILIA-ROMAGNA 2020 e per il LOMBARDIA SPRINT TOUR 2020.

La gara di Piacenza è particolarmente adatta per chi vuole avvicinarsi per la prima volta alla pratica di questo sport. I due percorsi (centro storico e parco) consentono infatti agli esordienti di acquisire agevolmente i fondamenti di questo divertente sport.

Per praticare l’Orienteering non occorrono particolare doti atletiche se non la voglia di muoversi, camminare ed eventualmente correre alla ricerca dei punti di riferimento indicati sulla mappa. Generalemente, luogo di svolgimento sono boschi e parchi, ma possono essere utilizzati tutti gli ambienti naturali in generale.

Negli ultimi anni si stanno diffondendo le gare di Orienteering organizzate nei centri storici delle grandi città in quanto questo sport ben si adatta all’obiettivo di vivere e riscoprire un centro abitato, anche nei suoi luoghi meno conosciuti.

Tutti i dettagli sul sito della FISO:

E’ ora di pianificare davvero il futuro

Non bastano i valori, i riferimenti di massima: occorre pianificare almeno i prossimi quindici anni di sviluppo. E senza timidezza portare avanti le proprie idee, fino in fondo. La scomparsa del M5S dalla loro terra d’origine era prevedibile fin dall’inizio, da quando fu chiaro che per loro era più importante il voto d’opinione che il lavoro nei territori.

Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma e Presidente di Italia in Comune

Il risultato della Regione Emilia-Romagna è stato raggiunto grazie ad una mediazione efficace delle varie voci che hanno accettato di fare sintesi in una sola, quella del candidato Presidente.

Salvini ha perso il senso della misura. Tra Bibbiano e i citofoni, ha finito col gestire la candidata togliendole soggettività. Un po’ come hanno fatto in Sardegna, dove le promesse di Salvini sono però svanite nel nulla insieme al leader leghista, subito dopo la vittoria di Solinas. E i problemi sono rimasti. Però l’Emilia Romagna non è la Sardegna.

I giovani tra i 18 e i 34 anni hanno votato soprattutto Bonaccini (al 61%). La presenza delle Sardine ha pesato tanto dal punto di vista dell’avvicinamento al voto. Le piazze di nuovo piene hanno avuto l’effetto di galvanizzare l’elettorato di sinistra e spingerlo a tornare alle urne. E’ il segnale che un nuovo percorso può essere intrapreso.

Dopo l’ubriacatura dagli slogan della Lega e dalla demagogia a 5 Stelle, è giunto il momento di avviare una fase completamente nuova della politica. Una fase nella quale offrire massimo spazio alla competenza e al buon amministrare, attraverso persone che garantiscano il rispetto e la promozione dei valori fondamentali della nostra Costituzione. Ma non solo.

Nella nuova cornice bisogna far emergere una prospettiva chiara di dove si vuole portare Paese. Occorre pianificare almeno i prossimi quindici anni di sviluppo. E avere soprattutto il coraggio di promuovere le proprie idee.

Parma 2020, kick off

Il progetto di Parma Capitale Italiana della Cultura è un percorso di confronto e sperimentazione pubblico-privato dedicato a valorizzazione, potenziamento e stabilizzazione del sistema dell’industria culturale, sia nelle sue forme più accreditate e tradizionali, che in quelle più emergenti e sperimentali

Nei giorni dell’11, 12 e 13 gennaio 2020, si svolgerà l’inaugurazione dell’anno di Parma 2020, tra mostre, concerti, teatro, eventi di piazza e dibattiti.

Sarà un inizio d’anno eccezionale per Parma, che con una grande festa lunga tre giorni, invita tutta la città a celebrare l’avvio di un anno ricco di Cultura, di eventi e di sorprese.

Costruiremo spazi e tempi di incontro e di dialogo, riconoscendo la ricchezza multiculturale della nostra storia trasformando con essa il nostro sguardo sull’oggi. Avremo il compito di suscitare cultura nei quartieri, di creare pensiero e benessere insieme a tutte le istituzioni e le associazioni della città, arrivando, con ogni sforzo, a coinvolgere ogni singolo cittadino. Lo faremo senza dimenticare che stiamo parlando all’Italia, che dobbiamo guardare sempre fuori dai nostri confini, perché Italia significa Europa e, di nuovo, il grande Tempo che ci ha portati fino a questo traguardo

Federico Pizzarotti, sindaco di Parma

Un Passo Avanti

Gli ultimi 5 anni dell’Emilia-Romagna sono stati anni densi, impegnativi e ricchi di risultati importanti. La Regione è oggi tra le regioni più virtuose in Italia e in Europa sotto tanti punti di vista. Ma c’è ancora molto da fare. È ora di consolidare il lavoro fatto insieme e imprimere un’ulteriore accelerazione che porti l’Emilia-Romagna nel futuro. È ora di fare #UnPassoAvanti.

Il “passo avanti” non è solo un elenco di cose da fare, ma soprattutto un’idea di società da realizzare attraverso 4 obiettivi strategici declinati in idee e progetti ambiziosi ma concreti. Per ogni obiettivo è stato indicato il punto di partenza già raggiunto ed il passo avanti da compiere.

La Regione della Conoscenza

La prima scelta da compiere per offrire davvero a tutti pari opportunità, rimuovendo gli ostacoli dati dalle diverse condizioni sociali, è certamente rendere il nido gratuito e senza più liste d’attesa per tutti i bambini e le bambine dell’Emilia-Romagna, attraverso un grande piano territoriale di ampliamento dei servizi e degli spazi. Solo così il servizio educativo contrasterà la dispersione scolastica e sarà carta d’ingresso per tutti i più piccoli in una società più coesa e giusta.

Sarà il più grande investimento sulle persone mai realizzato in Italia, e saremo in assoluto la prima regione a rendere universale e gratuito il servizio educativo.

La Regione di Diritti

Il servizio sanitario pubblico in Emilia-Romagna ha ultimamente ottenuto ottimi risultati nella velocizzazione delle liste d’attesa per visite ed esami, ma permangono obiettivamente problemi sia nei tempi d’accesso agli interventi programmati, sia ai pronto soccorso.
Nella prossima legislatura abbatteremo i tempi e le liste d’attesa raggiungendo i migliori standard, garantendo le migliori cure a tutti i cittadini, senza distinzione di reddito.

La Regione della Sostenibilità

A fronte dei citati progetti di ripristino e messa in sicurezza del territorio, è di propedeutica importanza investire di più nella manutenzione preventiva: destineremo il doppio (passando da 10 a 20 milioni di euro l’anno) alla cura di fiumi, costa e versanti, nel quadro di una programmazione triennale.

La Regione delle Opportunità

In questa prospettiva occorre un investimento rilevante nel diritto allo studio, nell’orientamento, nei servizi e nelle politiche attive per favorire una contrazione dell’inquietante fenomeno dei Neet (giovani che non studiano e non lavorano), da cui non siamo esenti: vogliamo ridurre del 20% in 5 anni il numero dei giovani improduttivi.